Pane e acqua. Dal Senegal all'Italia by Ibrahima Lo

Pane e acqua. Dal Senegal all'Italia by Ibrahima Lo

autore:Ibrahima Lo [Lo, Ibrahima]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Villaggio Maori
pubblicato: 2021-11-14T23:00:00+00:00


7

La mia famiglia italiana

Un giorno, precisamente l’8 dicembre del 2018, stavo andando a casa di un mio compagno di classe per fare i compiti. Lui abita a Mestre. Camminando avevo visto una sala dove degli africani e degli italiani stavano facendo una riunione. Era la sede delle associazioni Jumping e Kaira Dorò.

Guardai dentro per curiosità: un signore mi vide e aprì la porta. Pensavo che mi dicesse di andarmene invece mi accolse e mi fece entrare. Lì conobbi l’associazione La Casa di Amadou.

Raccontai un po’ la mia storia alle persone presenti. Mi aveva colpito una signora che mi guardava con occhi commossi: Antonella, una persona che è diventata da subito molto importante per me. Io la chiamo «Mammi» perché per me lei è come una mamma e le voglio molto bene.

Dopo aver conosciuto la mia storia e la mia situazione mi ha offerto ospitalità a casa sua, mi ha aiutato a trovare un lavoro migliore, mi ha sostenuto nello studio. Antonella era molto preoccupata per me perché il lavoro in panificio era pesante, era faticoso per il mio fisico, e perché mi serviva il contratto per poter cambiare il permesso di soggiorno in permesso lavorativo, infatti in panificio stavo lavorando come tirocinante.

Era preoccupata per la mia salute perché dormivo poco, dopo lavoro andavo a scuola, dopo la scuola dovevo fare i compiti. A casa da lei sono stato bene e mi sono divertito molto, anche con i suoi gatti, che sono belli e simpatici.

Sono sempre andato d’accordo anche con il suo ex compagno, che mi ha sempre voluto molto bene. Lei è sempre stata gentile, generosa e affettuosa con me; mi lavava i vestiti, mi aveva regalato un cellulare, mi offriva da mangiare, mi comprava ciò di cui avevo bisogno, come abbigliamento e scarpe e non voleva che io pagassi qualcosa per l’ospitalità che lei mi dava. Mammi mi ha aiutato tantissimo anche con il lavoro. Lei lavorava a Venezia, in un bar-ristorante, in zona Rialto. È riuscita a farmi assumere lì, con un contratto di sei mesi, e per questo devo ringraziare anche Andrea, proprietario del locale. Ho iniziato a lavorare lì nel mese di aprile del 2019. Grazie a questo lavoro ho potuto cambiare il mio permesso di soggiorno.

Lei mi ha sempre aiutato perché voleva che mettessi da parte dei soldi dello stipendio, per il mio futuro. Non voleva che io lasciassi la sua casa. Quando, grazie a lei, ho iniziato il nuovo lavoro mi sono sentito molto felice e soddisfatto per aver ottenuto un nuovo impiego. Ma non volevo più approfittare della sua ospitalità così ho deciso di cercare un’altra sistemazione. Ho trovato una camera in affitto, a Mestre, in un appartamento con altri amici di diverse nazionalità. Anche se ho cambiato casa, il mio rapporto con Antonella è sempre rimasto lo stesso, lei si è sempre preoccupata per me come una mamma con suo figlio. È un riferimento importante per me. Mi ha sempre aiutato con i suoi consigli, con la gestione della mia vita quotidiana. Da quando l’ho conosciuta fino a oggi, mi è sempre stata vicina.



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